E’ sufficiente lasciar scorrere lo sguardo sulla cartina del tracciato della Gran Fondo Strade Bianche per sentirsi catturati da uno degli angoli più belli che l’Italia può offrire: le colline del Senese, prezioso scrigno di paesaggi, colori, sapori e profumi.
Domenica 4 marzo i partecipanti partiranno da Siena per dirigersi verso la frazione di Costalpino e, tra sontuose ville e antiche pievi, avvicinarsi ai primi tre settori di sterrato (rispettivamente 2,1, 4,7 e 4,4 km); il secondo, quello di Radi, presenta le prime rampe impegnative, poi il tracciato prosegue ondulato verso Buonconvento, dove termina il quarto tratti di strade bianche (5,5 km), nel cuore del Circondario delle Crete Senesi.
Il quinto tratto sterrato (il più lungo, 9,5 km) inizia poco dopo l’abitato di Monteroni d’Arbia, centro caratterizzato da un gran numero di edifici storici: sul suo territorio sorgono oltre venti tra chiese e cappelle e una decina di castelli. Qui si supera la metà del tracciato e si prosegue verso Arbia, Croce di Carnesecca e Castelnuovo Berardenga, il più meridionale dei comuni della della zona vinicola del Chianti Classico.
Tra Montaperti (dove il 4 settembre 1260, combatterono una famosa battaglia le truppe ghibelline capeggiate da Siena e quelle guelfe di Firenze) e Vico d’Arbia, il sesto – brevissimo – tratto di sterrato (0,8 km), che introduce gli ultimi 20 km di corsa, caratterizzati dalla salita sterrata verso Colle Pinzuto (2,4 km), già nel territorio di Siena e poi gli ultimi 1100 metri su strade bianche, alle Tolfe, con la città di Siena già negli occhi.
Il traguardo però dista ancora una dozzina di km, da percorrere lungo il confine settentrionale della città antica di Siena. E, poi, l’apoteosi: un ultimo strappo che conduce gli atleti verso Piazza del Campo, teatro del Palio, che per una volta accoglierà i prodi cavalieri a pedali, anziché i sanguigni fantini della corsa che è simbolo della città.